venerdì 17 settembre 2021

Tempesta D'Amore: Problemi con la futura produzione della soap


Tempesta D'Amore
è ormai un realtà da più di un decennio in Germania e lo sarà almeno per un'altra stagione ma il futuro appare incerto e non si tratta di un problema di dati d'ascolto o di seguito ma prettamente economico. 

A quanto pare, infatti, non ci sono più i soldi per produrre sia Sturm der Liebe che Rote Rosen, due soap tutto sommato simili che vanno in onda sulla stessa rete, animando il pomeriggio di Das Erste, Tv di Stato tedesca. E sono parecchio costose, perché ogni stagione costa alla produzione ed alla rete svariati milioni di euro.

Non sappiamo ancora se verrà effettuata una scelta tra le due soap o se in futuro si deciderà di non produrne proprio nessuna e speriamo vivamente che questo pericolo venga scongiurato ma in Germania se ne parla da un po', per cui era giusto iniziare ad affrontare la questione. 

16 commenti:

  1. Speriamo che si risolva la situazione per entrambe le soap.Daniela M.

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  2. Ilenia immagino che anche il Covid abbia fatto lievitare i costi, insieme ad altri fattori. Insomma i protocolli sanitari hanno dei costi che anni fa per motivi ovvi non c'erano. Poi comunque si tratta di due prodotti longevi (ce ne sono di soap anche più longeve ma sono anche altri casi) che forse non danno più l'affidabilità di una volta. Su Rote Rosen non saprei perché non lo seguo.

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    1. Più che altro a causa del Covid, lo Stato investe meno nell'industria televisiva e non può alzare le tasse perché la gente è in difficoltà. Inoltre, c'è la volontà di svecchiare il pubblico e oggettivamente in questo periodo due soap in una sola rete sono uno sproposito in termini di costi. Staremo a vedere ma penso che Rote Rosen sarà la prima a saltare per una questione di target.

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    2. Poi non so come erano prima li gli investimenti nell'industria televisiva, da noi è risaputo come eravamo messi, ma c'è anche da dire che in effetti se non sbaglio in Germania per anni hanno puntato molto sulle soap e oggi forse costano di più di quello che rendono.
      Vado un attimo off topic, Grey's Anatomy andrà avanti finché la Pompeo firmerà contratti milionari con ABC ma è anche vero che è ABC a continuare a fare un sacco di soldi con Grey's. Insomma qualitativamente ormai è quello che è, però frutta ancora una miniera di soldi.
      La Bavaria e Das Erste al contrario, come hai detto, non ci fanno più così tanti soldi, anzi le spese sono superiori di certo e in più i tempi sono anche cambiati.
      Se si dovesse decidere di finirla, spero solo che scrivano una conclusione adeguata.

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    3. Va anche detto che l'industria americana può permettersi quello che noi europei non potremmo mai. Non a caso la Cbs trasmette tranquillamente due soap, peraltro parecchio costose ma nel corso degli anni, anche loro, soprattutto dopo la crisi economica del 2008, hanno dovuto abbassare le pretese. Ne sono rimaste solamente due ma prima erano molte di più a livello generale. E questo vale anche per altri canali americani. Quindi non v'è dubbio che la Germania non possa permettersi due soap in questo momento, anche se è una nazione sicuramente più ricca di quanto lo siamo noi.

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    4. C'è da dire che sono anche arrivati alla Frutta con il racconto. Dalla metà della stagione 16 tutto non ho più avuto senso. Magari farle durare la metà permetterebbe di ridurre le scene inutili e mantenere vivo il racconto. Anna

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    5. Perché cambiare protagonisti ogni sei mesi, quello non sarebbe un ulteriore costo?
      I momenti morti ci sono sempre stati, in ogni stagione, alcune le più riuscite.
      Certo, la sedici è stata pietosa, ma ne abbiamo viste altrettante in precedenza.

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    6. Eh già Ilenia, li la televisione è un'industria insieme al cinema e altro. E comunque anche loro hanno vissuto crisi. Poi sono davvero cambiati i tempi, insomma tra Amazon e Netflix...Io credo che in generale guardando da noi e poi anche altrove, in Germania e negli Usa, si capisca chiaramente che il periodo di massimo splendore delle soap non è più quello attuale. Insomma da noi in Italia ad esempio resiste Upas che però secondo me merita un discorso a sé, ora ha creato fidelizzazione il Paradiso delle signore, ma Centovetrine e Vivere che per anni sono stati prodotti di punta ad un certo punto sono crollati. Secondo me non è solo una questione di qualità del prodotto in sé (che dopo anni purtroppo diminuisce, basti pensare alle serie tv che arrivi alla terza o alla quarta annata e danno i numeri), ma proprio che forse c'è bisogno di una pausa da quel tipo di prodotto.
      Io penso quanto a Sdl che di certo in questi anni la qualità sia calata a livello generale ma è anche vero che è difficile che un prodotto del genere mantenga gli standard altissimi degli inizi (i tempi di Emma e Felix non torneranno anche perché erano dodici anni fa), quindi la penso in sostanza come Elisa.
      Ci sono stati altri momenti di cali di qualità anche in stagioni migliori, detto questo ad esempio la 17 ha fornito spunti interessanti, io dopo anni sto riguardando una storia protagonista degna di essere vista, ma forse non è abbastanza a livello di logiche economiche e produttive. Non so se poi il target di riferimento della soap è ancora molto fedele.

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    7. Sì, infatti Tempesta la vedo meno a rischio, anche perché ha già un target giovane, necessario per il ricambio di pubblico di una rete generalista qualunque. I protagonisti sono sempre più giovani e le storie molto attuali, come per esempio il discorso ambientalista, molto presenta alla generazione Z che è quella di riferimento e di interesse per le reti, ora come ora.

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    8. Di certo a Sdl in qualche modo hanno capito che occorreva svecchiarsi e non come credevano di aver fatto in passato pensando all'anagrafe. Insomma quali sono state le due coppie "giovani" per antonomasia a Sdl: Sandra e Lukas da una parte, Denise e Joshua dall'altra. I primi erano la brutta copia di un teen drama, Denise e Joshua erano due che non si godevano proprio nulla della loro giovane età, fin troppo seriosi in certi momenti. Insomma essere più giovani nell'età ma anche nelle tematiche trattate appunto. Maja era una che non si era mai vista prima (e in senso positivo per me). Lui non è un peso piuma ma è comunque funzionale alla storia.
      Penso che Rote Rosen sia tutt'altro stile e altro target...

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    9. Sì, stanno sbagliando ancora molte cose, specie sui secondari ma per lo meno hanno capito di dover rappresentare giovani di quest'epoca e non di un romanzo d'appendice e questo non è male.

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    10. Concordo Ilenia, sui secondari devono ancora lavorare molto per migliorarsi

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    11. Mah alla fine secondo me non rientra proprio nel Dna di Sdl avere una grossa quantità di secondari indimenticabili. Di secondari in 17 stagioni ne abbiamo avuti tanti, di maggiore o minore importanza, ma quanti sono rimasti davvero nella storia per livello delle storyline, per legami importanti o altro?

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    12. Un tempo c'erano storie secondarie comunque di impatto, non sempre ma capitava. Potevano non interessare tutti ma c'erano, ora non ci si prova nemmeno. Il massimo che abbiamo sono le scaramucce di Vanessa e Max nell'ambito di story-line piatte. Robert e Cornelia non possono essere considerati del tutto secondari, perciò fanno testo fino ad un certo punto e comunque sono stati coinvolti in qualcosa solo di recente. Quindi per ora, su questo c'è ancora da lavorare.

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    13. Si è come dice Ilenia. Poi in un certo senso ci sono anche diversi tipi di secondari che a seconda dell'importanza e della durata della permanenza o dei legami hanno segnato la soap, altri proprio impalpabili.
      Comunque alcune poche storie secondarie di impatto le abbiamo viste e rimangono nella storia.
      Quello che intendo io, forse mi sono spiegata male, è che Sdl in fin dei conti non ha davvero nel suo Dna il fatto di essere una soap che passa alla storia per l'importanza e il valore dei secondari. La coralità c'è a Sdl, ma non nella stessa misura e nella stessa qualità e quantità presente in altre soap.

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  3. Non scherziamo!!! Possibile che non ci siano sponsor?? Magari qualche ottima birra. Daiiiiii.

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Redazione (Ilenia)